22 aprile 2013
Che significa digitalizzare? E’ meglio chiarire la questione.
Ultimamente ho partecipato a diversi incontri in tema di digitalizzazione ed innovazione tecnologica dove ho sentito diversi funzionari di ministeri ed enti locali parlare con enfasi di dematerializzazione, di uffici digitali, di progresso tecnologico indicando i propri enti di appartenenza come fulgidi esempi di best practice.
Sembra che finalmente qualcosa sia cambiato e che ci sia stata quell’inversione di tendenza che tutti noi sostenitori dell’amministrazione digitale da tempo aspettiamo.
Purtroppo, però, sorge in me una grande preoccupazione, poiché in tutti questi eccellenti discorsi non ho sentito parlare nessuno di firma elettronica o quanto meno di firma digitale, di pec, ed altro argomento del tutto ignoto è quello della conservazione sostitutiva, non una parola. Quando ho chiesto notizie in merito ad alcuni relatori, ho ricevuto risposte del tutto insoddisfacenti e chiaramente esplicative di un’ignoranza piuttosto preoccupante.
Allora forse è meglio chiarirci e questa è sicuramente la sede opportuna. Digitalizzare non significa semplicemente fare la scansione di un documento cartaceo ed ottenere un file pdf che da solo non significa nulla dal punto di vista giuridico. Essere ufficio digitale non significa ricevere e-mail , stamparle, protocollarle e poi magari rispondere (anche con lettera cartacea magari). Conservare un documento digitale non significa semplicemente creare un cartella sul nostro desktop dove ci infiliamo tutti i file pdf che abbiamo creato.
Innovare, trasformare i nostri uffici all’insegna della digitalizzazione non significa semplicemente dotarli di nuove e fiammanti strutture informatiche, reti superveloci, dispositivi ultra progrediti, ma significa principalmente cambiare mentalità, abbandonare definitivamente la carta, ma con intelligenza creando procedure digitali, reingegnerizzando i processi, assicurando dei validi piani di disaster recovery, applicando le norme del Codice dell’Amministrazione Digitale da troppo tempo trascurate,
Digitalizzare significa realizzare una Pubblica Amministrazione con protocollo informatizzato, posta certificata, documenti informatici sottoscritti con firma digitale ed archiviati nel rispetto della norme sulla conservazione sostitutiva e soprattutto con trasparenza dell’iter burocratico verso l’esterno.
Scritto il 23-4-2013 alle ore 18:57
Leggo, caro Michele, e sottoscrivo.
Tuttavia ricordo che il digital divide italiano è motivato anche che nella nostra commissione vi è una persona che ha ca. 68 anni e che la sua nomina è stata recepita dal Consiglio dei Ministri; il vicepresidente dell’agenda digitale europea ha solo 18 anni, è friulano, e sa di cosa sta parlando.
Quanto alla reingegnerizzazione dei processi, l’aggiornamento della sola agenzia delle entrate è stato fatto in seguito ad alcune problematiche di privacy sorte dalla violazione dei dati sensibili di alcuni personaggi.
Scritto il 24-4-2013 alle ore 14:45
occorre Aggiornare con nuovi “processori” i bios (testa)degli impiegati. Puoi digitalizzare quanto vuoi, vanno sempre in ctash e occorre resettarli ogno 10 minuti per farli ripartire.Pensa che in un Distretto Socio sanitario di Taranto, mi hanno invitato per presentare un documento che avrei potuto, appunto , inviarlo in pdf. Alla mai domanda del perchè non mi era stato chiesto con un mail,che pure si ottengono gratuitamente, mi hanno risposto che non sapevano creare un account.
Scritto il 24-4-2013 alle ore 16:27
Che quadro desolante!!! Di recente ho esaminato come commissario impiegati dell’ASL di Taranto. Ne so qualcosa
Scritto il 26-4-2013 alle ore 08:08
I nostri ministri, governanti, politici, ect. desiderebbero “digitalizzare” tutto l’apparato burocratico pubblico, con risparmio di tempo e denaro, ma purtroppo tutti questi belli e buoni propositi non vengono messi in atto.
Il cittadino è pronto alla digitalizzazione ma la maggior parte dei nostri direttori, responsabili e dirigenti degli uffici pubblici non è pronto alla “rivoluzione digitale della nostra alta burocrazia borbonica”.
Scritto il 9-4-2014 alle ore 16:00
Lo sapevate che a Opera i detenuti si occupano di dematerializzazione di documenti? A mio avviso è un primo passo, ma prima di raggiungere l’effettiva digitalizzazione passeranno ancora anni a mio parere…
Scritto il 17-3-2016 alle ore 12:06
Il post è ormai di tre anni fa ma poco è cambiato. IO credo che l’età delle persone che decidono è troppo avanzata per consentir loro di comprendere il potenziale di alcuni cambiamenti. E’ una critica che estenderei ad ogni settore ed ogni nuova tecnologia. Poche, troppo poche persone sono in grado di aggiornarsi.
I più grandi cambiamenti, nelle aziende, li sto vedendo la dove il capitale umano sta avendo un adeguato ricambio tra “vecchie” e “nuove” generazioni.